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Autore Ovunque sei di Michele Placido
Plissken86

Reg.: 10 Apr 2004
Messaggi: 2240
Da: Reggio Calabria (RC)
Inviato: 07-09-2004 18:35  
Ma con la parola OVUNQUE non và il congiuntivo?

Cioè non dovrebbe essere Ovunque tu sia?

Vabbè scusate...
_________________
www.cinematik.it

Il più grande gioco italiano di cinema virtuale.

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teolevi

Reg.: 07 Set 2004
Messaggi: 1
Da: Gallarate (VA)
Inviato: 07-09-2004 19:47  
Ok....è un film pessimo.... Ma allora qualcuno mi può spiegare come è possibile che ieri i telegiornali dicevano: film di Michele Placido fischiato e deriso dai critici...e oggi: tre minuti di applausi del pubblico per il film "ovunque sei"???? E' impossibile. I casi sono due: o i critici non capiscono niente o il pubblico era impietosito....

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Pazolini

Reg.: 27 Set 2003
Messaggi: 192
Da: Redsertre (AL)
Inviato: 07-09-2004 19:55  
quote:
In data 2004-09-07 19:47, teolevi scrive:
Ok....è un film pessimo.... Ma allora qualcuno mi può spiegare come è possibile che ieri i telegiornali dicevano: film di Michele Placido fischiato e deriso dai critici...e oggi: tre minuti di applausi del pubblico per il film "ovunque sei"???? E' impossibile. I casi sono due: o i critici non capiscono niente o il pubblico era impietosito....



tristissima scena quella della prima di Ovunque sei di Placido. Il quale, dopo la “calorosa” accoglienza dei giornalisti (si narra di una conferenza stampa da morir dal ridere!) si è portato in sala un pubblico applaudente per sfigurare il meno possibile (per poi magari dire "vedete che sono i critici ad essere stronzi! Il pubblico invece mi ama!"). Il pubblico era infatti formato da: ministro Urbani, vari membri della famiglia Elkan e vip simili in smoking. Accrediti tutti fuori (per timori di contestazioni? La sala non era certo piena!). Cmq tali soggetti nell’indignazione delle poche persone sane di mente in sala hanno tributato non so quanti minuti di applausi. Demenziale!...


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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 07-09-2004 21:28  
quote:
In data 2004-09-07 19:47, teolevi scrive:
Ok....?un film pessimo.... Ma allora qualcuno mi pu?spiegare come ?possibile che ieri i telegiornali dicevano: film di Michele Placido fischiato e deriso dai critici...e oggi: tre minuti di applausi del pubblico per il film "ovunque sei"???? E' impossibile. I casi sono due: o i critici non capiscono niente o il pubblico era impietosito....



alla rpima di Placido il pubblico non era pagante ma pagato.
Perch?la critica poi dovrebbe essere prevenuta su Palcido?Datemi una sola ragione.

Comunque sia i veri, sinceri e giustissimi 10 minuti di appluasi se Bejiin e la sua troupe, un vero capolavoro che ha tutte le carte in regola per vincere il Leone d'Oro.
Altro che ipocriti applausi, qui c'?scappata l'ovazione.

_________________
Le domande pi?semplici sono le pi?profonde. Dove sei nato? Dov'?la tua casa? Dove stai andando? Cosa stai facendo? Pensa a queste cose ogni tanto e osserva le tue risposte cambiare

[ Questo messaggio è stato modificato da: gatsby il 07-09-2004 alle 21:31 ]

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naly01

Reg.: 26 Nov 2001
Messaggi: 2248
Da: Rignano Sull'Arno (FI)
Inviato: 08-09-2004 18:09  
quote:
In data 2004-09-07 21:28, gatsby scrive:
quote:
In data 2004-09-07 19:47, teolevi scrive:
Ok....?un film pessimo.... Ma allora qualcuno mi pu?spiegare come ?possibile che ieri i telegiornali dicevano: film di Michele Placido fischiato e deriso dai critici...e oggi: tre minuti di applausi del pubblico per il film "ovunque sei"???? E' impossibile. I casi sono due: o i critici non capiscono niente o il pubblico era impietosito....



alla rpima di Placido il pubblico non era pagante ma pagato.
Perch?la critica poi dovrebbe essere prevenuta su Palcido?Datemi una sola ragione.

Comunque sia i veri, sinceri e giustissimi 10 minuti di appluasi se Bejiin e la sua troupe, un vero capolavoro che ha tutte le carte in regola per vincere il Leone d'Oro.
Altro che ipocriti applausi, qui c'?scappata l'ovazione.

_________________
Le domande pi?semplici sono le pi?profonde. Dove sei nato? Dov'?la tua casa? Dove stai andando? Cosa stai facendo? Pensa a queste cose ogni tanto e osserva le tue risposte cambiare

[ Questo messaggio è stato modificato da: gatsby il 07-09-2004 alle 21:31 ]



nuovamente d'accordo. Il film di Placido è proprio brutto.
Quello sorpresa è merviglioso. Lunghissimo applauso finale quasi commovente. E sincero.

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OneDas

Reg.: 24 Ott 2001
Messaggi: 4394
Da: Roma (RM)
Inviato: 08-09-2004 19:02  
quote:
In data 2004-09-07 19:47, teolevi scrive:
Ok....è un film pessimo.... Ma allora qualcuno mi può spiegare come è possibile che ieri i telegiornali dicevano: film di Michele Placido fischiato e deriso dai critici...e oggi: tre minuti di applausi del pubblico per il film "ovunque sei"???? E' impossibile. I casi sono due: o i critici non capiscono niente o il pubblico era impietosito....



amici di michele ??
_________________
tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore ?

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Ilariuccia

Reg.: 18 Ott 2003
Messaggi: 92
Da: Garbagnate (PT)
Inviato: 23-10-2004 17:26  
http://www.sentieriselvaggi.it/articolo.asp?idarticolo=8750&idsezione=130

“Ovunque sei”, di Michele Placido Federico Chiacchiari

Per fortuna abbiano ancora dei registi matti, splendidamente audaci e sinceri come Placido, che con coraggio impavido si addentra nei meandri di una possibile storia d'amore tra due fantasmi. Corpi ormai aleatori che vivono la loro storia d'amore impossibile. Nel cinema italiano?!! Dove se esci fuori dal minimalismo realista tutti ti sparano addosso?

Passata la rabbia e l'indignazione per il malcostume tutto italiano di linciare i nostri film alle proiezioni stampa come è accaduto all’ultimo festival di Venezia in occasione della presentazione del film di Placido (il pubblico, paradossalmente, ha più rispetto per il lavoro dei cineasti della nostra misera stampa), oggi ci chiediamo: cosa ha provocato questa reazione, fatta di scherni risa e urla durante e non alla fine della proiezione? Chissà perché mentre vedevamo il film di Placido lapidato sullo schermo/scherno veneziano, ci veniva in mente un altro film, di un po' di anni fa, che suscitava la stessa reazione: era Velluto blu di David Lynch, che venne crocifisso per aver osato mostrare le nudità indifese e non erotiche della figlia di Rossellini. Cos'ha in comune il film di Placido con Lynch, allora? Forse proprio quel mostrare l'immostrabile, quello svelare l'unico tabù ancora rimasto in questa società post-moderna che sembra ormai aver masticato ogni cosa, triturata nel gioco della citazione, del mescolamento, del riuso cinico ed estetico. E cosa è immostrabile, oggi? La morte, ovviamente. Ma non la morte come scomparsa, sangue e dolore. Di quello sono pieni tanti film. Ma la morte come sentimento. Come una libera uscita dal mondo, come serena acquisizione di un'(im)possibile altrove.

E Placido rischia, non gioca sui territori comodi del cinema italiano, che tanto gli avevano fatto amare da tutti il precedente Un viaggio chiamato amore. No, qui abbandona la poesia e l'amor fou, le urla e i pianti, le rincorse i baci e le lacrime dei vivi per dedicarsi a un film funereo e inquietante, quasi un horror gotico e cormaniano, che se invece di Accorsi fosse stato interpretato da un Vincent Price avremmo TUTTI definito un capolavoro. E' vero, Accorsi c'è. Ma possiamo anche guardare il film con occhi differenti, come quando Leonardo (Stefano Dionisi) dice ad una Emma (Barbara Bobulova) disperata e confusa Io ci sono e lui non c'è più. Certo Accorsi non sa proprio, e pure ne vediamo lo sforzo, uscire fuori dalla sua recitazione affannosa e tutta d'un fiato, quasi fosse l'eterno trentenne imbranato di un film di Muccino, che fa un cinema perfetto per le sue corde attoriali. Qui si tratta di passare il muro, attraversare le porte della percezione, i cancelli del cielo, volare come un angelo di Klee sulla propria personalissima storia. Placido prende spunto da Pirandello per infilarsi in un vortice, in quel confine tra la vita e la morte che solo Silberling, al mondo, sa raccontare a perfezione (Casper, City of Angels, Moonlight Mile), con rimandi involontari ma sublimi ad Al di là della vita di Scorsese (come Nicholas Cage Matteo è quotidianamente alle prese, sospeso tra la vita e la morte).

Per mezz'ora lascia andare la storia dentro i confini del visibile. Una coppia felice, forse, con qualche lacuna che si affaccia, quella di Matteo (Stefano Accorsi) ed Emma, che vivono con la loro bambina lavorando entrambi in ospedale, lui in ambulanza lei in chirurgia. Matteo fa il piacione con le studentesse cui insegna il difficile lavoro del primo soccorso, mentre Emma non sa sempre resistere alle lusinghe del corteggiamento del collega Leonardo. Piccoli tradimenti, cose che scappano sotto il labirinto dei sentimenti. Ma poi una sera la rete delle coincidenze esplode. Di ritorno da una notte di sesso con Emma, Leonardo appare in preda a un crudele senso di colpa, si distrae dalla guida e va ad incrociare proprio l'ambulanza di Matteo, che è lì con la giovane volontaria Elena (Violante Placido) e che finisce fuori strada da un ponte, finendo nel fiume.

Qui si entra in un gorgo, come quello delle acque del Tevere dentro cui finisce l'ambulanza. E d'improvviso arriva il Pirandello di Placido: Chi vive, quando vive, non si vede: vive... Se uno può vedere la propria vita, è segno che non la vive più: la subisce, la trascina. Come una cosa morta, la trascina. Ecco qualcosa di indicibile, irrappresentabile. Trascinare la vita come una cosa morta. E Michele Placido, coadiuvato da un Luca Bigazzi più ispirato che mai e la sua Roma notturna è così bella, dolce, sensibile, irriconoscibile e mai vista da lasciare stupefatta la visione - follemente e con un coraggio impavido si addentra nei meandri di una possibile storia d'amore tra due fantasmi. Due corpi ormai leggiadri e aleatori che di colpo vivono la loro storia d'amore impossibile. Nel cinema italiano????!!!! Dove appena si esce fuori dalle coordinate del minimalismo realista tutti ti sparano addosso? E invece abbiano ancora dei registi matti, splendidamente folli audaci e sinceri da poter mostrare Aldo Moro vivo che passeggia per le strade (ricordate Bellocchio lo scorso anno con Buongiorno notte?) e due vite spezzate che sembrano potersi riconciliare in un'altra dimensione, dove l'amore e il ricordo, la nostalgia e il desiderio, le paure e il dolore, tutto si mescola in una labirintica serena accettazione dell'uscita dal mondo.

Placido realizza un film che nel suo lavoro sui corpi e sulla morte (come un dolce amore) sembra rimandare al cinema più forte bello e rivoluzionario, che stravolge il senso e la visione di questi anni, dall'Eastwood di Mezzanotte nel giardino del bene e del male, fino a tutto il cinema di Brad Silberling, cineasta uomo che la morte ce l'ha addosso biograficamente e che nel suo cinema e sembra espandersi oltre lo schermo. Poi ci si può vergognare della propria paura della morte, ci si può nascondere dietro il rimosso che solo così ci fa illudere di sentirci vivi, e allora diamo addosso alla recitazione di Accorsi e della figlia di Placido, e scrutiamo le superfici del film. Ma se riusciamo ad entrare, anche solo per un attimo, nel gorgo, Ovunque sei sa regalarci dei momenti di cinema davvero unico che il cinema italiano si sogna da tempo. Ma chi ha il coraggio di affogare nella visione? La vita, e la morte, sono un mistero. Guai a chi si permette di scalfire le nostre squallide e inutili certezze.


Regia: Michele Placido

Interpreti: Stefano Accorsi, Barbara Bobulova, Violante Placido, Stefano Dionisi, Giuditta Saltarini, Massimo De Francovich

Distribuzione: 01 Distribuzione

Durata: 85’

Origine: Italia, 2004

Addirittura adesso si accomuna Placido a Lynch???? Roba da matti...

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stevie

Reg.: 26 Feb 2004
Messaggi: 2135
Da: viterbo (RM)
Inviato: 23-10-2004 17:31  
Eeeeh...anche Federico Cacchiari tiene famiglia...
cià il mutuo, la multiproprietà, la moglie si veste da Cavalli...un po' di comprensione cribbio.


_________________
Save the cheerleader, save the world

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moscardo

Reg.: 08 Ott 2002
Messaggi: 188
Da: collina (es)
Inviato: 23-10-2004 17:40  
E anche roba da matti la crasi fra ilaria e denisuccia
_________________
Corri e fottitene dell' orgoglio, ne ha rovinati più lui che il petrolio.

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 23-10-2004 21:11  
l'unico modo di salvare Ovunque sei è quello di farne una vittima di chissà quali pregiudizi.
Non a caso l'autore del pezzo non parla della parte tecnica, e soprattutto si limita a citare le intenzioni di Placido, non certo i suoi risultati.
Al pubblivo l'ardua(?) sentenza.
A me ha fatta veramente schfio.
_________________
Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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83Alo83

Reg.: 26 Mag 2002
Messaggi: 16507
Da: Palermo (PA)
Inviato: 30-10-2004 14:55  
penso che sostanzialmente questo film sia sceneggiato pessimamente. la pochezza dei dialoghi forzatamente aulistici, l'irratibile presenza di Violante Placido(davvero terribile), non giustificano comunque urla e schiamazzi.
la tanta discussa scena finale(dissolvenza in bianco, mentre il pene di accorsi sta lì di traverso, semi-eretto) non è poi così "volgare". forse inutile.

la regia non è pessima, ma scontata: un utilizzo violento della musica associato ad alcuni clichè visivi quali sotrmi di uccelli in volo, o fuochi d'artificio in piena notte, non contribuiscono certamente a rendere il prodotto filmico "poetico". Ed è questo che probabilmente infastidisce: la continua,forzata, ricerca della poesia, tra l'altro infruttuosa.

ma l'idea del film in sè non è male.
Vivere un rapporto di coppia adultero a causa della nostalgia.E sembra quasi non essere un adulterio, sembra insomma che Accorsi riviva ciò che è già stato.
Il sentimento nei confronti della moglie si stempera,e il loro rapporto vive del passato: dolce ricordo di un amore che fu. E il ripresentarsi del passato, di quella storia in maniera pressocchè identica, convince il protagonista a riviverla dall'inizio. la nostalgia del passato lo costringe all'abbandono del presente.

mi piacerebbe vedere lo stesso film, ma diverso.


_________________
Mi contraddico, forse?
Ebbene mi contraddico, ma sono vasto, contengo moltitudini.

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 30-10-2004 15:11  
sentivo la notizia che in sala il film stia andando benino. Voi che siete + esperti di me sapete dirmi se ciò è vero? Ovvero se è nella media o superiore alla media di incassi di un film italiano, che non sia un comico?
_________________
Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

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vitty04

Reg.: 12 Dic 2003
Messaggi: 112
Da: napoli (NA)
Inviato: 01-11-2004 21:34  
è tanto grave il fatto che a me questo film sia piaciuto?!...i discorsi, le parole...la storia...
_________________
io credo ancora nel paradiso, ma almeno ora so che non è un posto da cercare fuori, perchè non è dove vai, lo trovi dentro, quando senti x un momento nella tua vita di far parte di qualcosa..e se lo trovi, quel momento dura per sempre..

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misaki84

Reg.: 29 Lug 2003
Messaggi: 2189
Da: Montecchio Maggiore (VI)
Inviato: 01-10-2005 19:00  
Non capisco perché tutto questo accanimento.
Il film è spesso eccessivo nella ricerca 'intellettualoide' da quattro soldi e la Placido è terrificante quanto a recitazione, ma è una pellicola interessante, buoni spunti, una regia tutt'altro che scarsa.

Secondo me è un film bellino che può anche non piacere, che può anche fare schifo, ma dire che è una delle cose più agghiaccianti della storia del cinema mi pare una cazzata colossale. Non so, forse fu l'atmosfera che si creò a Venezia l'anno scorso, forse l'arroganza irritante del regista ma a distanza di un anno (io il film l'ho visto oggi) mi sembra che il vespaio che è stato sollevato sia assolutamente ridicolo.
_________________
Kim Ki-duk è un GENIO del CINEMA

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